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L'incontro con Simone Riccioni

Lunedì 18 aprile alle ore 21 nel Salone Parrocchiale si terrà l'incontro con l'attore Simone Riccioni, protagonista del bellissimo film "Come saltano i pesci".
Simone è stato invitato dai ragazzi che si preparano alla Cresima.
Il tema dell'incontro è "Come vivo la fede".
Un'utile testimonianza per i giovani, i meno giovani e...i diversamente giovani!

L'ANNUNCIO DELL'INCONTRO

Al termine della messa delle 11,30 di domenica 17 aprile Don Andres ha dato la parola ai ragazzi che si preparano alla Cresima per annunciare l'incontro con Simone Riccioni. Ecco il testo:


"Faccio parte dei 14 che si stanno preparando alla Cresima,siamo 7 ragazzi e 7 ragazze.
 Domani Lunedì 18 aprile alle ore 21 nel salone parrocchiale abbiamo invitato l’attore Simone Riccioni, protagonista del film Come Saltano i Pesci. 
E’ un giovane che ha sempre apertamente manifestato la sua fede e lancia messaggi di solidarietà e di ottimismo, in chiave cristiana. 
La sua testimonianza è valida per tutti i giovani da 0 a 99 anni. 
Lunedì non ci lasciate soli, venite tutti, vi aspettiamo, sappiamo che accoglierete il nostro invito."


L'INCONTRO CON SIMONE


Grande successo il 18 aprile alla Parrocchia Santa Madre di Dio  per l’incontro con Simone Riccioni organizzato dai ragazzi che si preparano alla Cresima.   A fare da moderatore: Maurizio Verdenelli, che con il suo garbo professionale ha contribuito a rendere gioiosa questa interessante serata.

Ad aprire il benvenuto di Alice Rocchetti che ha così presentato il gruppo:
 Grazie Simone per aver accolto il nostro invito. Siamo in 14 che si stanno preparando alla Cresima, 7 ragazzi e 7 ragazze.  I tuoi messaggi nel film, nel libro e negli interventi ci sono di esempio ora che ci accingiamo a prendere delle decisioni che ci potrebbero accompagnare per tutta la vita .Perciò vogliamo avere sempre la testa sulle spalle,ma anche se dovessimo fare qualche caduta saremo pronti a rialzarci e a continuare a correre con l’ottimismo che speriamo ci accompagni sempre!!!Il nostro gruppo si chiama “Mezza Pagnotta” il soprannome di un personaggio del film su San Filippo Neri, un ragazzino a capo di bambini cenciosi senza madre né padre, senza nessuno che li accudisca.  Questo gruppo trova in Filippo Neri il suo protettore e nonostante il bene ricevuto, Mezza Pagnotta più volte tradisce San Filippo ma poi, pentito, ritorna, trovando sempre l’entusiastica accoglienza di tutti. Il vangelo tante volte menziona situazioni di cadute, di perdono e di  nuova vita.  Significativi i tradimenti di Pietro e di Giuda. Il primo si pente, ritorna da Gesù e diventa Capo della Chiesa. Il secondo si pente, ma si chiude in se stesso e finisce per impiccarsi. Quindi anche se si trova una mano tesa, non è sempre facile stringerla, un po’ l’orgoglio, un po’ la vergogna ci possono spingere a rifiutare l’aiuto offerto, invece con un atto di umiltà potremo sempre guardare avanti o meglio……saltare….. come fanno i pesci!!!!!Di nuovo grazie Simone per essere qui con noi stasera! 

Simone Riccioni ha quindi raccontato a grandi linee il suo percorso, ribadendo la volontà di staccarsi sempre più dall’immagine di attore di pubblicità, che sì lo ha reso noto a tutti, ma in qualche modo ha anche  sminuito  la sua professionalità artistica perché nonostante avesse partecipato a diversi film, il suo volto era legato allo svizzero con la cioccolata, proprio lui che è nato in Africa ed è italiano!!!
Simone ha quindi dato spazio alle domande. A rompere il ghiaccio i ragazzi organizzatori dell’evento:

Inizia Agnese Gambini, seduta accanto a Simone: “Sostieni che dobbiamo essere felici e per essere felici dobbiamo essere liberi, ma prima hai detto che prima di fare l’attore tua madre ti aveva spinto a completare gli studi. Non c’è contrarietà?” No Agnese – risponde Simone – perché per essere libero devi formarti, devi raggiungere la tua personalità e la tua libertà di scegliere, e se non ti sei costruito una alternativa, la realizzazione del tuo sogno è più difficile, rischi di precipitare in un burrone, proprio perché non hai alternativa.
Quindi Riccardo Fermani anch’egli accanto a Simone:”Hai detto che il tuo rientro in Italia è stato traumatico, eri abituato a ritenere ogni cosa di tutti ed hai dovuto fare i conti con il proprietario di una bici che tu volevi usare nonostante non fosse tua. Pensi che sia possibile creare qui nella nostra città, nel nostro quartiere un clima di tutto è di tutti?” “Guarda Riccardo dice Simone non voglio dire che la mia vita in Africa sia stata migliore di quella in Italia o che quella in Italia sia migliore di quella in Africa, c’è un diverso modo di vivere, però il niente può essere tutto e il tutto niente. In Africa facevano il pallone con le pezze o i barattoli e ci divertivamo, avevamo tutto con niente ; ma se tu hai tutto ma non stai con gli amici, ti relazioni solo in modo virtuale, mi sembra che tu con tutto non abbia niente!”
Tocca poi a Veronica Pietrella e a Martina Compagnoni: “Come hai capito di voler entrare nel mondo del cinema? Ti ha aiutato qualcuno? Qualcuno ti ha ostacolato?” A questo punto Simone svela un fatto conosciuto da pochi. “ frequentavo il Liceo Scientifico ai Salesiani e un pomeriggio giocavo a ping-pong con don Marucci e  canticchiavo…il salesiano allora mi dice che dovevo partecipare ad un musical, che stavano organizzando. No non ci penso proprio… il teatro è roba da ragazze …….gli rispondo !!! Di lì a poco si trova a passare Don Salvatore e don Marucci gli chiede di convincermi a  partecipare. Al mio ulteriore  rifiuto Don Salvatore mi ricatta “ se non fai il musical ti metto 3”! Mi ha convinto…..ho fatto il musical e proprio sul palco dei salesiani è nata la mia passione!” Ho trovato ostacoli? Sì tanti e tanti continuo a trovarne…..ma se cado mi rialzo e per realizzare il mio sogno ne debbo superare tanti….ma voi non vi lasciate condizionare dagli ostacoli, dai consigli di chi vi vuol far desistere, vi vuol fare rinunciare e insegnate agli adulti più adulti a riprendere a sognare!!!”
Intanto Alessia Fermani e Francesco Marconi al computer e proiettore facevano scorrere sullo schermo alcune immagini dei film di Simone. A Elia Onori, Jacopo Mariucci, Carlo Vaccarini e Raffaele Uletto il compito di assistere il pubblico, indirizzandolo ai posti…una specie di steward, mentre Federico De Introna ha fatto un eccezionale servizio fotografico con oltre 250 foto, dimostrando una bravura sconosciuta al gruppo!
Tra i presenti, Carmine Posa ha chiesto se il titolo del libro “Eccomi” fosse riferito al Salmo o meno….”No. Eccomi per me è un invito a dire sì e ogni volta che ho detto sì mi sono sentito più vivo…….d’altra parte ho presente “l’eccomi” più importante, quello detto da Maria!!!!
Lucia Vita ha parlato della sua emozione nel leggere il libro “Eccomi” ed in particolare le pagine che si riferiscono a quando la mamma, su proposta dei suoi allievi in Uganda, andava con loro ad un lebbrosario, ove vivevano i malati con i figli sani, ma allontanati dagli altri per paura di contagio. In tal modo si era creato un forte legame tra i ragazzi, quelli del villaggio e quelli nel lebbrosario! Il vecchio del lebbrosario (termine lì usato per dire saggio, meritevole di rispetto, non in senso dispregiativo), che non era mai uscito dalla sua stanza, senza gambe, senza le labbra e la cartilagine del naso, un giorno mandò a chiamare la madre e le disse…………”E’ una vita che mi chiedo chi sono? Non una bestia no le bestie sono belle ed io sono meno di una bestia……..poi siete arrivati voi con la vostra gioia,la vostra voglia di giocare e di amare…..allora ho capito, io esisto, io valgo perché qualcuno mi vuole bene! Grazie mi avete ridonato la dignità!!!”
Una Signora in sala ha poi chiesto a Simone se il suo professarsi cristiano praticante lo abbia in qualche modo danneggiato nel suo ambiente di lavoro. Simone:” Non ho mai nascosto il mio essere praticante, ma non ne ho neppure fatto una bandiera da sventolare, l’importante è avere un comportamento coerente e silenzioso, no non mi ha danneggiato anzi forse mi ha aiutato ad ottenere la stima degli amici e di chi mi sta intorno!”
Poi uno scherzo un po’ da prete…….tre domande a Camilla, la fidanzata di Simone, presente in sala: pensi davvero che Simone sia un disastro come lui si definisce?Come vi siete conosciuti? Quando vi sposate? La ragazza, molto bella e solare, ha risposto con garbo amorevole…….,no, non lo ritiene proprio un disastro! ha svelato che si sono conosciuti in una biblioteca di Piediripa……ma non ha svelato la data del matrimonio!!!! Complimenti! Una gran bella coppia!!!
Il parroco Don Andres ha manifestato il suo vivo apprezzamento per i principi espressi da Simone e lo ha ringraziato per la presenza. E’ stata una lezione di catechismo allargata e non convenzionale, ma sicuramente ha arricchito molto i ragazzi.
Le domande riportate sono state intervallate da Maurizio Verdenelli, che con precisazioni ed aneddoti, ha dato quel quid in più all’evento! Grazie Maurizio!
Al termine autografi, dediche sul libro e foto, tante foto!